Stai pensando di aprire una tua attività e cambiare vita? I 5 Paesi più convenienti in cui farlo

Stai seriamente pensando di cambiare vita e di aprire una tua attività? Scopri i 5 Paesi in cui conviene davvero farlo.

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Diventare imprenditore all’estero (Gazzettaaeroportuale.it)

Quante volte ti sei detto, anche solamente in tono scherzoso: “Prendo tutto e cambio vita?“. L’aspettativa di conseguire risultati migliori, uno stipendio migliore, ma soprattutto di sentirti realizzato a livello personale e professionale, ti avrà sicuramente portato a considerare l’ipotesi di abbandonare l’Italia.

Certo, questo non significa che nel Bel Paese non ci siano opportunità lavorative soddisfacenti per coloro che credono fortemente in uno specifico progetto. La storia di Barbara, hostess e influencer da milioni di followers, attiva su tutte le piattaforme social, ne è una testimonianza.

Eppure, se il tuo sogno è da sempre quello di aprire una tua attività, non è un segreto che l’Italia non sia la nazione migliore in cui farlo. Tra tasse da cui ti ritroveresti sormontato e situazione economica di forte crisi, lo scenario non appare certo dei migliori.

Ecco perché, se desideri gettarti nel mondo imprenditoriale, l’idea di fare le valigie e di trasferirti all’estero andrebbe presa seriamente in considerazione. Nello specifico, il sito Euronews.com ha individuato ben cinque Paesi in cui divenire imprenditori conviene davvero.

Vuoi aprire un’attività? La lista dei 5 Paesi in cui conviene davvero farlo

imprenditore a lavoro
I 5 Paesi in cui aprire un’attività (Gazzettaaeroportuale.it)

Definita il “nuovo hub commerciale dell’Europa“, la Bulgaria è uno dei primi Paesi che dovresti prendere in considerazione come base per la tua attività. I vantaggi? Costi amministrativi davvero bassi, con imposta sulle società pari a solamente il 10%.

In aggiunta, la posizione strategica della Bulgaria ti offrirà accesso sicuro a mercati consolidati come la Turchia, senza trascurare le opportunità che troveresti nella Macedonia settentrionale. Un’ulteriore chicca? La possibilità di registrare società anche a distanza.

La seconda destinazione da considerare è l’Irlanda: un’economia ad alto reddito, di gran lunga più sviluppata digitalmente rispetto all’Italia. Lo dimostra un utilizzo degli smartphone pari al 90% e l’accesso ad internet per le famiglie che si attesta a quota 92%.

Il Paese stesso, per accalappiarsi imprenditori da ogni parte del mondo, investe ogni anno in 200 startup tramite Enterprise Ireland, l’agenzia governativa responsabile della crescita e dello sviluppo delle imprese.

La Svezia si presenta come una nazione altrettanto vantaggiosa. I suoi punti di forza sono le infrastrutture e tecnologie altamente sviluppate. Fattori, questi ultimi, che le hanno permesso di guadagnare il secondo posto nella classifica del Network Readiness Index 2020, la quale misura il grado di preparazione digitale di un Paese.

L’altro aspetto che la contraddistingue è il fatto di essere un vero e proprio polo attrattivo per le startup, specie quelle che hanno a che fare con la tecnologia. Due esempi su tutti? Klarna e Spotify.

Paesi Bassi e Regno Unito: diventare imprenditori è più facile a farsi che a dirsi

Gli ultimi due Paesi che ti suggeriamo di prendere in considerazione, nel caso in cui desiderassi davvero cambiare vita, sono Paesi Bassi e Regno Unito.

Nel primo caso, parliamo della quinta economia dell’Unione Europea, con un prodotto interno lordo pari a circa 918,7 miliardi di euro (il 5,96% dell’economia dell’Ue). Senza trascurare gli incentivi fiscali garantiti alle nuove imprese e i programmi di sostegno per gli imprenditori.

Quanto al Regno Unito – in cui ogni anno, secondo la British Business Bank, nascono 360mila nuove imprese -, la costituzione di nuove società prevede passaggi veloci ed economici, con domande postali elaborate entro massimo dieci giorni, e quelle online in 24 ore.

La nazione offre anche consistenti misure di sostegno alle imprese nei loro primi anni di vita. Quando, cioè, la redditività è ancora bassa e gli imprenditori hanno bisogno di essere supportati economicamente per far decollare la loro attività.

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