Sono recentemente stata in un posto dal fascino medievale: si trova ai confini tra Umbria e Lazio e mi ha rapito il cuore.
Dire che un borgo italiano mi abbia catturato il cuore è un po’ come “giocare e vincere facile”. D’altra parte, le bellezze di cui è stracolmo il nostro paese vengono riconosciute non solamente dalle persone che vi abitano, ma anche dai visitatori esteri.
Città d’arte, paesaggi montani e lacustri, coste da sogno e un mare che più cristallino non potrebbe essere. All’Italia, quando si tratta di appagare la vista e l’anima, non manca veramente nulla. Senza trascurare il fascino di cui godono alcuni borghi decadenti situati lungo lo Stivale, tra cui la meravigliosa Civita di Bagnoregio.
In buona sostanza, quando devo scegliere di trascorrere un fine settimana in una meta che possa attirarmi e soddisfarmi, non ho il benché minimo dubbio: scelgo l’Italia. Di recente, peraltro, ho scovato un posto dal fascino medievale. Ci sono andata con una mia amica e mi sono resa conto di una cosa: fare le valigie per tornare a casa è stato immensamente difficile per me.
Situata nella provincia di Terni, al confine con il Lazio, Narni è un comune posto a 240 m di altitudine sul livello del mare che si estende su una superficie di quasi 200 km quadrati (qui per conoscere altre preziose informazioni sulla sua storia).
Avendo a disposizione solamente un giorno per visitarla, ho preferito selezionare le cose da vedere e concentrarmi sulla parte medievale della città, essendo il Medioevo uno dei periodi storici per me più affascinanti.
Ho potuto, grazie alla collaborazione dell’Ente della Corsa all’Anello e dei Terzieri, rivivere la Narni medievale e gli ambienti che la caratterizzavano, tutt’oggi presenti. Le attrazioni verso cui sono stata scortata? Un ex convento, oltre a botteghe e laboratori in cui sono state riportate in vita ambientazioni e scene tratte direttamente dall’età di mezzo.
Il circuito che mi ha permesso di scoprire gli scorci medievali di Narni ha una durata di circa un’ora e 15 minuti. Al termine della visita guidata, dunque, mi sono ritagliata del tempo per visitare anche altre aree del borgo, che mi hanno affascinata tanto quanto la sua componente medievale.
Oltre al passato medievale, il borgo ne rivendica uno ancora più indietro nel tempo: quello romano. Nella fattispecie, la visita alla Narni sotterranea, con un percorso guidato della durata di un’ora e trenta minuti, consente di entrare a contatto con una Narni che in pochi conoscono.
Durante il percorso ci si ritroverà davanti una cisterna romana, probabilmente quello che rimane di un’antica domus. Sempre in questa sala della Narni sotterranea, grazie a degli effetti speciali, si potrà entrare – anche se solo virtualmente – nel cunicolo dell’acquedotto romano della Formina.
Percorrendo un lungo corridoio, infine, si abbandona il periodo romano per abbracciare nuovamente quello medioevale, fino a raggiungere una grande sala dove si tenevano gli interrogatori del tribunale dell’Inquisizione. Avresti mai detto che una città così poco gettonata potesse nascondere, tra le sue mura, secoli e secoli di fascino e mistero?
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