Questo borgo nel Lazio mi ha fatta innamorare appena ci ho messo piede

C’è un borgo nel Lazio che mi ha fatta innamorare non appena ci ho messo piede: tutti lo chiamano “il paese che muore”.

la vista di Civita di Bagnoregio
La destinazione del Lazio che mi ha fatta innamorare (Gazzettaaeroportuale.it)

Ti è mai capitato di trovarti per caso in un luogo e renderti conto che sembra fatto apposta per te? Di visitare una città e sentirti improvvisamente a casa, al punto da avvertire una sensazione di malessere al solo pensiero di dover lasciare quella destinazione che tanto ti ha colpita?

A me sì, e proprio di recente. Mi è successo mentre mi concedevo un tour nel Lazio, una delle regioni che più amo. Ho organizzato una visita ai borghi più caratteristici delle province di Roma e Viterbo (senza, ovviamente, farmi sfuggire la possibilità di una capatina nella Capitale).

Ebbene, sono rimasta letteralmente incantata da una frazione minuscola, apparentemente disabitata, che si trova proprio in provincia di Viterbo. E che peraltro, in anni recenti, è spesso finita sotto le luci dei riflettori proprio per la particolarità della sua posizione e per le sue abitazioni caratteristiche. Di cosa parlo? Della magnifica e sorprendente Civita di Bagnoregio.

Civita di Bagnoregio, il borgo laziale che mi ha fatta innamorare appena ci ho messo piede

la città che muore
La bellezza decadente di Civita di Bagnoregio (Gazzettaaeroportuale.it)

Bonaventura Tecchi l’aveva a buon diritto definita “la città che muore“. Difatti, al 2011, Civita di Bagnoregio contava solamente sedici abitanti. Questa frazione che appartiene al comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, balza all’occhio per via della sua collocazione geografica.

Si trova infatti su una collinetta ad un’altitudine di circa 443 metri sul livello del mare, ed è raggiungibile solo percorrendo a piedi un ponte di cemento armato lungo circa 300 metri. Questa, senza dubbio, è la prima particolarità che mi ha colpito di Civita di Bagnoregio: l’apparente isolamento dal resto del mondo.

Una bellezza che sa di decadenza, quella della frazione, che ad ovest ha il lago di Bolzena e ad est la valle del Tevere. La singolare morfologia del territorio non è altro che il prodotto dell’erosione e delle frane. Difatti, la zona è costituita da due formazioni distinte: una più antica, di tipo argilloso e di origine marina, l’altra tufacea e lavica.

Mentre Civita di Bagnoregio si erge in solitaria sulla sua collina, il contorno che la circonda, fatto di calanchi e di rocce costantemente soggetti all’erosione, la contraddistingue anche in termini di precarietà. Il borgo, infatti, sopravviverà fino a che l’erosione non avrà completamente annullato lo strato argilloso sottostante, causando il collasso della frazione.

Come raggiungere Civita di Bagnoregio, la “città che muore”: una visita da non farsi scappare

Se non hai idea di come raggiungere questa destinazione tanto affascinante, non preoccuparti. Innanzitutto, devi sapere che Civita di Bagnoregio dista circa 30 km da Viterbo e 120 km da Roma.

Se vieni dalla Capitale, l’alternativa migliore è quella di seguire la via Cassia in direzione Viterbo. Una volta raggiunta Anagni (la Città dei Papi), imbocca la strada verso Montefiascone e prendi la SR71.

In alternativa, potresti anche valutare un altro tipo di percorso: seguire la SP5 fino a Celieno, per poi avviarti sulla SP6, con direzione Bagnoregio. Da lì, saranno le indicazioni a guidarti e a consentirti di raggiungere lo splendido paese che muore, la cui vista non mancherà di mozzarti il fiato.

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