A breve dovremo passare all’ora legale e quest’anno quel momento arriverà in anticipo: scopriamo insieme quando.
Il passaggio all’ora legale nel 2025 avverrà leggermente in anticipo rispetto all’anno precedente. Se nel 2024 le lancette degli orologi sono state spostate avanti nella notte tra il 30 e il 31 marzo, quest’anno il cambio avverrà tra sabato 29 e domenica 30 marzo.
Nella notte del 29 marzo, dunque, si dovrà spostare l’orario dalle 2 alle 3 di notte, perdendo un’ora di sonno ma guadagnando più luce naturale nelle ore serali. Questo piccolo sacrificio temporaneo comporta vantaggi significativi, soprattutto in termini di risparmio energetico e impatto ambientale.
Uno degli obiettivi principali dell’ora legale è quello di sfruttare al meglio la luce solare naturale, riducendo la necessità di accendere l’illuminazione artificiale nelle abitazioni, negli uffici e nelle aziende.
Nel 2024 il passaggio all’ora legale ha permesso un risparmio di circa 340 milioni di kWh. Questo valore equivale al consumo energetico annuo di circa 130.000 famiglie, con un risparmio economico stimato di 75 milioni di euro.
Questo effetto positivo si traduce anche in una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico. Infatti, meno energia consumata significa meno produzione di energia da fonti fossili, con una diminuzione dell’impatto ambientale.
Oltre ai vantaggi economici, l’ora legale può avere effetti positivi anche sul benessere delle persone. Con più ore di luce naturale a disposizione, si tende a trascorrere più tempo all’aria aperta, il che favorisce uno stile di vita più attivo e salutare.
Inoltre, la maggiore esposizione alla luce solare stimola la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore, e aiuta a regolare il ritmo circadiano, migliorando il sonno e riducendo i livelli di stress.
Ma alcune persone possono risentire del cambiamento dell’orario, manifestando sintomi simili a quelli del jet lag, come stanchezza, difficoltà di concentrazione e irritabilità. In genere, questi effetti svaniscono nel giro di pochi giorni, quando l’organismo si abitua alla nuova routine.
Negli ultimi anni, l’abolizione dell’ora legale è stata oggetto di discussione a livello europeo. Alcuni Paesi hanno proposto di eliminare il cambio d’ora e adottare un unico fuso orario per tutto l’anno, sostenendo che i benefici economici non giustifichino gli effetti negativi sul ritmo biologico delle persone.
Nel 2018, il Parlamento Europeo ha proposto di lasciare ai singoli Stati membri la decisione di mantenere o meno l’ora legale. C’è però da dire che, fino ad oggi, l’Italia ha scelto di continuare ad adottarla per i vantaggi economici e ambientali che comporta.
Dopo circa sette mesi, l’ora legale terminerà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quando le lancette verranno spostate un’ora indietro, riportandoci all’ora solare. Nel frattempo, approfittiamo delle giornate più lunghe per godere al massimo della luce naturale e dei benefici che porta con sé. Un bel viaggio è proprio quello che ci vuole: ti lascio qui qualche idea per una vacanza unica.
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