Se hai preso anche solo un aereo nella tua vita, ti è sicuramente capitato di aver visto o sentito qualcuno piangere: ti svelo perché succede.
Chiunque abbia viaggiato in aereo ha sicuramente notato che, durante il volo, si è più vulnerabili alle emozioni. A volte capita di vedere un bambino piangere senza sosta, o magari di ritrovarsi con le lacrime agli occhi dopo aver guardato un film a bordo. Ma perché succede questo? Piangere in aereo è più comune di quanto si pensi, e le ragioni dietro a questo fenomeno sono varie e affascinanti.
Piangere in aereo: il motivo per cui capita non è affatto scontato
Una delle cause principali è lo stress. Quando si affronta un viaggio, spesso si accumula tensione per via dei preparativi: chi teme di dimenticare qualcosa, chi si preoccupa di arrivare in ritardo all’aeroporto, chi ha ansia per il volo stesso. Questi fattori contribuiscono a creare uno stato di allerta che, una volta seduti sull’aereo e dopo il decollo, si allenta improvvisamente. Il corpo quindi rilascia tutta la tensione accumulata e spesso lo fa attraverso le lacrime. Anche se non ce ne rendiamo conto, volare ci fa passare attraverso diverse emozioni, rendendoci più sensibili e suscettibili.
Ma non è solo lo stress, in aereo ci esponiamo a un ambiente diverso dal solito: un luogo chiuso, con persone sconosciute e un controllo limitato sulla situazione. Questa sensazione di perdita del controllo può innescare reazioni emotive in alcune persone, soprattutto in chi soffre di claustrofobia o paura di volare. Inoltre, il fatto di essere lontani da casa o dalle persone care può accentuare un senso di malinconia e vulnerabilità.
Anche dal punto di vista fisiologico, ci sono spiegazioni interessanti. A bordo di un aereo, la pressione dell’aria è diversa da quella a terra, e questo può causare una leggera ipossia (bassa quantità di ossigeno nel cervello). Il nostro corpo fa più fatica a regolare le emozioni, e ciò può portare a un maggiore coinvolgimento emotivo, sia esso di gioia o tristezza. Inoltre, l’aria secca presente in cabina può causare disidratazione, il che può influenzare il nostro umore e renderci più inclini a piangere.
Un’altra spiegazione riguarda i bambini: il pianto frequente dei più piccoli in aereo è spesso dovuto alla pressione nelle orecchie. Nei bambini, le tube di Eustachio, che regolano la pressione interna, sono più strette, e ciò causa un fastidio maggiore durante il decollo e l’atterraggio, portandoli a piangere per il dolore.
Da non trascurare poi anche il fattore psicologico. Guardare un film o leggere un libro mentre siamo già in uno stato emotivamente più vulnerabile può amplificare le nostre reazioni. Scene commoventi o tristi possono colpirci molto più profondamente rispetto a quando siamo a casa.
Per chi si ritrova spesso a piangere in aereo, un consiglio utile è quello di prepararsi al volo con attività che riducono lo stress e pianificare accuratamente il viaggio per evitare accumuli di tensione. In questo modo, sarà più facile affrontare il volo in modo sereno e godersi il viaggio senza crolli emotivi.
Quindi, la prossima volta che ti trovi in volo, non sorprenderti se una scena inaspettata ti commuove più del solito: è tutto normale