L’attesa è stata lunga a Finale Ligure ma ora il settore ricettivo, e i servizi ad esso collegati, sono pronti ad accogliere i visitatori.
Un lungo lasso di tempo che, dal lockdown ad oggi, è stato impiegato per adeguare strutture, ristoranti, bar e spiagge ai protocolli emanati dai decreti ministeriali in modo che, con la prossima riapertura, i visitatori del finalese possano sentirsi accolti in totale sicurezza.
“Abbiamo curato ogni dettaglio che riguarda la filiera turistica del nostro territorio e non abbiamo lasciato nulla al caso – conferma l’assessore al Turismo della Città di Finale Ligure, Claudio Casanova – le norme igienico-sanitarie, i protocolli di sicurezza hanno riguardato alberghi, bar, ristoranti e spiagge ma anche musei e attrazioni turistiche, oltre che i parchi, le piazze, i mercati e i luoghi di maggior richiamo del territorio di nostra competenza. Nulla è stato lasciato indietro perché è per noi fondamentale che chi viene a visitarci, che sia per un giorno o per un periodo più lungo di vacanza, abbia la sensazione di trovarsi a casa propria, ovvero in un ambiente sano, tutelato e protetto”.
La sensazione di sentirsi protetti come a casa farà la differenza in questa estate 2020 e saranno sicuramente vincenti quelle destinazioni turistiche che meglio avranno saputo interpretare questa esigenza, conscia o inconscia che sia, del viaggiatore/turista reduce da settimane di stress pandemico.
“Il tessuto turistico del territorio ha saputo fare quadrato nonostante le difficoltà anche economiche che si stanno affrontando. Unitamente al calo di personale stagionale che viene come conseguenza immediata del drastico calo di lavoro. Nonostante questo – conferma Casanova – l’impegno di tutti è stato encomiabile per far ripartire Finale Ligure al meglio senza rinunciare alla convivialità e all’accoglienza che ci caratterizza”.
Un aspetto delicato è la gestione delle spiagge, quelle libere. “Abbiamo messo a punto una cartellonistica che spiega le norme da seguire in spiaggia e le distanze di sicurezza da tenere e faremo dei controlli sugli accessi, controlli che in alta stagione saranno potenziati in maniera da prevenire e, in caso, allontanare assembramenti e affollamenti. Sappiamo che non sarà cosa da poco ma contiamo molto anche sulla collaborazione delle persone, oltre che sulle numerose alternative alla spiaggia che il nostro territorio ha da offrire dal punto di vista naturalistico, escursionistico e culturale soprattutto”.
Una cartellonistica allegra, di immediata interpretazione, divertente e piacevole, studiata ad hoc per questa estate 2020 che, con lo slogan “la vostra salute CI STA A CUORE” accompagna turisti e residenti in un percorso di sicurezza per godere al meglio delle esperienze del finalese.
Così, che si faccia spesa al mercato, o una passeggiata nelle belle vie del centro di Finale o dei suoi borghi o si portino i bimbi a giocare nei parchi giochi, si è sempre accompagnati da indicazioni e norme da seguire così da non sbagliare. E così da percepire la presenza di un controllo che non vuole essere preclusione ma garanzia di sicurezza.
Gli albergatori, come conferma Marco Marchese, Presidente Associazione alberghi e turismo di Finale ligure e Varigotti: “hanno avuto 2 mesi di preparazione per lavorare all’interno delle strutture e apportare gli interventi di sanificazione dovuti, oltre che per metterle a norma e aggiornare il personale sui comportamenti da tenere con i clienti e in ambito lavorativo. Due mesi che però scottano e non poco. Perché aprile e maggio, storicamente, rappresentano, per Finale Ligure, l’inizio della stagione che quest’anno si inaugurerà, invece, con grave ritardo il 15 giugno con la riapertura di quasi tutte le strutture del nostro territorio. Quasi, perché quelle più piccole, alcuni B&B, piccoli ristoranti e agriturismo non hanno gli spazi per adeguarsi ai protocolli in vigore e quindi sono costretti a restare chiusi”.
Se aprile e maggio sono andati persi, a giugno, conferma Marchese, la perdita si attesta attorno al 50% del fatturato rispetto allo scorso anno.
La previsione per luglio e agosto è del -20%: “settembre, ottobre e novembre, grazie all’outdoor, agli arrivi dall’estero di amanti dell’arrampicata e di squadre di mountain bike che vengono qui ad allenarsi, possiamo pensare che mantengano il flusso del 2019. Abbiamo circa 2500 posti letto da occupare. La sfida non è da poco ma bisogna pur iniziare e aver fiducia. Del resto, quanto si poteva fare lo abbiamo fatto con consapevolezza e professionalità”.
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