Come si controlla una busta paga e come capire se ci sono degli errori? Scopri subito come fare, ne va dei tuoi soldi.
Gli errori in busta paga sono un problema più frequente di quanto si pensi e possono avere conseguenze dirette sulla vita dei lavoratori.

Secondo il State of Payroll Report 2024, un’indagine condotta su oltre 2.500 professionisti nel Regno Unito, Stati Uniti e Germania, quattro lavoratori su dieci hanno riscontrato ritardi o irregolarità nei pagamenti nell’ultimo anno. Per quasi il 20% degli intervistati, gli errori si sono verificati almeno tre volte in dodici mesi. Ma quali sono gli errori più comuni in busta paga e come possiamo individuarli? Analizziamo nel dettaglio le principali problematiche e il loro impatto sui lavoratori.
Gli errori più frequenti nelle buste paga
Il problema più diffuso è il ritardo nell’accredito dello stipendio. Questo inconveniente non solo crea stress e ansia nei lavoratori, ma può avere ripercussioni concrete, come difficoltà a pagare bollette, affitti o rate di prestiti. Circa il 47% dei dipendenti intervistati ha dichiarato di aver vissuto una condizione di stress a causa di un pagamento tardivo, mentre il 37,6% ha dovuto posticipare pagamenti essenziali, rischiando di andare in scoperto.

Un altro errore ricorrente riguarda il conteggio errato delle ore di lavoro. Questo problema è particolarmente diffuso tra chi ha un contratto a tempo parziale, turni flessibili o lavora su progetti. I dipendenti potrebbero ricevere uno stipendio inferiore rispetto a quanto dovrebbero, perché alcune ore non vengono conteggiate correttamente.
I dati da controllare in busta paga
Molti lavoratori hanno segnalato discrepanze nei pagamenti relativi a bonus, straordinari e indennità. Questi errori possono derivare da:
- Mancata applicazione delle tariffe corrette per gli straordinari
- Errori nei calcoli delle provvigioni o incentivi
- Mancato riconoscimento di indennità per trasferte o turni notturni
Non meno importanti sono gli errori nei contributi previdenziali o nelle trattenute fiscali. Un errato versamento all’INPS o un calcolo sbagliato delle tasse può portare problemi futuri, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.
Come riconoscere un errore in busta paga
Per evitare brutte sorprese, è fondamentale controllare la propria busta paga ogni mese. Ecco cosa verificare:
- Importo dello stipendio: confronta il netto ricevuto con quello del mese precedente e con il contratto di lavoro.
- Ore lavorate e straordinari: verifica che tutte le ore siano conteggiate correttamente.
- Tasse e contributi: assicurati che le trattenute siano in linea con quanto previsto dalla legge.
- Bonus e indennità: verifica che eventuali premi, indennità di trasferta o rimborsi siano stati accreditati.
In caso di errori, è consigliabile segnalare il problema immediatamente al reparto HR o amministrazione della propria azienda. Gli errori nei cedolini non impattano solo i lavoratori, ma possono creare problemi legali e amministrativi per le aziende. Oltre a danneggiare la fiducia dei dipendenti, una cattiva gestione delle buste paga può comportare multe, sanzioni e controversie legali.