Un aereo nel mezzo di una piazza di Barletta: chi lo ha visto ne è rimasto scioccato e a bocca aperta, così avviando una catena di proteste.
Oggi ci troviamo a Barletta, in Puglia, e la situazione che si è andata presentando nella città ha sconvolto molti cittadini e non solo. Una scelta dell’amministrazione del sindaco indipendente, eletto in una coalizione composta di liste civiche e dei tradizionali partiti di centrodestra, che ha mosso non poche proteste. Parliamo di una modifica dell’immagine urbana con una simbologia complessa in un periodo storico come il nostro: ecco l’inserimento nella piazza di un velivolo militare, il biposto T-33A Air Force con Serial 55-3030.
Il clamore dei cittadini è andato formandosi per l’inserimento di questo velivolo all’interno della piazza, andando a sostituire una macchia verde. La protesta che si è andata formando non è per il verde mancante ma per il valore simbolico che questo mezzo rappresenta. Infatti il dissenso ha iniziato a scivolare lungo tutta la cittadinanza con un grido unico che ha evidenziato l’inopportuna installazione in un periodo storico di guerra, con conflitti diffusi su scala mondiale. Inopportuno, questo il messaggio che si è presentato fra i cittadini, pronti a rispondere con un flash mob posizionando al centro una bandiera della pace.
Il velivolo militare è stato acquistato nel 2021, nel primo mandato del sindaco, a suo tempo eletto nel 2018 al secondo turno con il sostengo del centro sinistra che lo ha sfiduciato dopo tre anni di governo. Con il secondo mandato, eletto nel 2022 con il sostegno del centro destra, ha proseguito l’opera che partiva da un pensiero specifico: “chiaro riferimento all’importanza strategica di Barletta durante la seconda guerra mondiale“.
Il velivolo si trovava all’interno di Mirabilandia che, con l’avvento del Covid e la sua chiusura, ha spinto la città ad acquistare l’aereo militare. “Un velivolo simbolo di pace, utilizzato per aiuti umanitari dall’Italia superata la seconda guerra mondiale. Quel velivolo, assieme ad altri, si occupò di aiutare le popolazioni colpite e di ricostruire la Nazione” cerca di giustificarsi l’amministrazione, riportando l’attenzione su un altro valore simbolico che rappresenterebbe, oltre al sostegno di una ricorrenza “questo il significato che vogliamo dare alla presenza di questo aereo, in occasione dei 100 anni dell’Aeronautica militare. Un aereo da ricognizione, non armato, acquisito dall’Aeronautica, nel 1956 per il controllo del territorio ma soprattutto per missioni nazionali e internazionali umanitarie”.
Conclude la nota del Comune sulle intenzioni per il rifacimento della piazza “Il rondò verrà dotato di verde e fiori e illuminato del nostro tricolore rimarcando il nostro orgoglio di essere italiani“. Sicuramente una scelta controversa che ha mosso molti movimenti contro questa nuova installazione, anche le opposizioni con una posizione sui social “Non sono questi i valori ai quali vogliono educare le generazioni future“. Oggi l’istallazione si trova nella rotonda all’incrocio fra via Regina Margherita e via Foggia, all’ingresso della città ed è stata ultimata il primo giugno.
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